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COMUNICATO STAMPA

I giovani dell’istituto “A. Rossi” di Vicenza in campo per il dono del sangue

Luisa Segato, coordinatrice Progetto Scuole di Fidas Vicenza: “Un grande risultato, che dimostra la sensibilità dei nostri ragazzi ed il loro altruismo”

Vicenza, 17 maggio 2023. Giovani ed altruismo sono due termini che si accostano alla perfezione. A dimostrarlo sono i ragazzi dell’istituto “A. Rossi” di Vicenza, che hanno deciso di entrare a far parte della grande famiglia di Fidas Vicenza, diventando donatori di sangue.

 

“Un gesto d’amore e di sensibilità importante – commenta la coordinatrice del Progetto Scuole di Fidas Vicenza, Luisa Segato – che la comunità vicentina deve conoscere ed apprezzare, in quanto non è così scontato che un giovane dimostri senso civico e buona volontà decidendo di diventare donatore di sangue. Da donatrice di lungo corso posso dire che donare il sangue non è un’impresa affatto impossibile, ma occorre una spinta motivazionale che dall’indifferenza porti la persona a prendere questa decisione per la vita”.

E proprio questa scelta è stata portata a termine da un consistente gruppo di studenti dell’istituto “A. Rossi” di Vicenza, che sforna non soltanto dei talenti, ormai da parecchi decenni, ma anche dei giovani attenti al sociale e dall’innegabile senso civico.

 

“Proprio oggi, infatti, Fidas Vicenza ha incontrato i neo-donatori del 2023 dell’Istituto tecnico industriale vicentino – aggiunge la coordinatrice Segato – ringraziandoli per il prezioso dono che hanno deciso di fare ed augurando loro la buona riuscita nella vita e negli studi. Va ricordato ai giovani donatori in corso di studio iscritti a Fidas, che è possibile richiedere la certificazione per accedere ai crediti scolastici, utilizzabili in sede di esami per la maturità”.

 

L’Associazione vicentina più rappresentativa nell’ambito del dono del sangue è sempre in pista per stimolare i ragazzi a donare il sangue, fondamentale per il trattamento dei malati e, naturalmente, per garantire a Fidas Vicenza, quindi alla comunità, un ricambio generazionale indispensabile per la stabilità del sistema trasfusionale.

 

“Il nostro auspicio – conclude la coordinatrice Segato – è che l’esempio di questi giovani sia contagioso e porti molti altri studenti a fare altrettanto. Il dono del sangue è una pratica salutare, lodevole e matura, quindi distintiva di persone che vogliono vivere in una comunità da protagonisti. Chi volesse entrare a far parte della famiglia potrà inviare una mail a [email protected], dove verranno fornite tutte le informazioni del caso”.

 

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